La somatostatina regola orologio e ritmi in modo specifico per il sesso

 

 

DIANE RICHMOND

 

 

NOTE E NOTIZIE - Anno XX – 06 maggio 2023.

Testi pubblicati sul sito www.brainmindlife.org della Società Nazionale di Neuroscienze “Brain, Mind & Life - Italia” (BM&L-Italia). Oltre a notizie o commenti relativi a fatti ed eventi rilevanti per la Società, la sezione “note e notizie” presenta settimanalmente lavori neuroscientifici selezionati fra quelli pubblicati o in corso di pubblicazione sulle maggiori riviste e il cui argomento è oggetto di studio dei soci componenti lo staff dei recensori della Commissione Scientifica della Società.

 

 

[Tipologia del testo: RECENSIONE]

 

La luce sincronizza il nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo (SCN), l’orologio biologico principale del corpo, svolgendo un ruolo di grande importanza per la fisiologia e la salute dell’organismo, attraverso la riprogrammazione dei processi che garantiscono la scansione oscillatoria da cui dipendono tutti i ritmi biologici. Le risposte alla luce della durata di circa 24 ore – e perciò dette circadiane da circa dies – coordinano il comportamento e la fisiologia, così che possano essere adeguati ai cambiamenti quotidiani e stagionali dell’ambiente.

Deborah A. M. Joye e colleghi hanno condotto uno studio che ha individuato un peptide ampiamente espresso nel cervello, ma che fino a non molto tempo fa non avrebbe ricevuto grande attenzione dai ricercatori di ambito cronobiologico, ossia la somatostatina, come modulatrice delle risposte circadiane alla luce.

La luce modula la neurochimica dei circuiti dell’orologio centrale costituito da SCN, con le giornate lunghe che accrescono l’espressione di somatostatina. Joye e colleghi dimostrano anche che il deficit di somatostatina accresce la “plasticità circadiana” al livello cellulare e del comportamento. Questo studio rivela anche differenze sessuali nelle risposte alla luce e il ruolo della somatostatina nelle peculiarità legate al sesso.

(Joye D. A. M. et al., Somatostatin regulates central clock function and circadian responses to light. Proceedings of the National Academy of Sciences USA – Epub ahead of print doi: 10.1073/pnas.2216820120, 2023).

La provenienza degli autori è la seguente: Department of Biomedical Sciences, Marquette University, Milwaukee, WI (USA).

Le oscillazioni quotidiane e circannuali della luce naturale proveniente dal sole sono elaborate dai circuiti neuronici del master clock dell’organismo, ossia del nucleo soprachiasmatico dell’ipotalamo (SCN) che conferisce la dimensione temporale ritmica di fondo a tutta la fisiologia e, conseguentemente, al comportamento animale. L’orologio biologico principale, ossia il nucleo SCN dell’ipotalamo anteriore, ogni giorno elabora gli impulsi fotonici quotidiani e codifica le variazioni di durata della lunghezza del giorno (fotoperiodo), ma finora non si era riusciti a definire i circuiti di SCN che regolano le risposte circadiane e fotoperiodiche alla luce.

La nozione classica sulla fisiologia del nucleo SCN è che l’essenziale è costituito da una coppia di feedback trascrizionali, al centro dei quali vi sono 2 attivatori trascrizionali: CLOCK e BMAL1. Questi fattori trascrizionali si legano l’uno all’altro e formano un eterodimero che accresce la trascrizione del gene murino per (mPer1-3) e geni criptocromi (mCry1-2) così accrescendo le concentrazioni citoplasmatiche delle proteine PER e CRY. PER e CRY formano eterodimeri, rientrano nel nucleo a inibiscono CLOCK e BMAL1, reprimendo la trascrizione di PER e CRY.

È noto che l’espressione di somatostatina nei neuroni di SCN è regolata dal fotoperiodo ma, prima di questo studio, il ruolo della somatostatina nelle risposte alla luce dell’orologio biologico non è stato indagato. I risultati ottenuti da Deborah A. M. Joye e colleghi indicano che è la segnalazione della somatostatina a regolare i ritmi circadiani del comportamento animale e la funzione di SNC in una maniera specifica per il sesso.

Consideriamo più in particolare gli aspetti salienti della sperimentazione.

Innanzitutto, i ricercatori hanno adottato la mappatura del destino cellulare per fornire evidenze che la somatostatina nel nucleo SCN è regolata dalla luce, mediante l’attivazione de novo di Sst. Poi hanno rilevato e dimostrato che i topi Sst-/- presentano accresciute risposte circadiane alla luce, con aumentata plasticità comportamentale al fotoperiodo, al jetlag e a condizioni di luce costanti. Da notare, che la mancanza di Sst-/- eliminava le differenze sessuali nella risposta alla luce, a causa di accresciuta plasticità nei maschi, suggerendo che la somatostatina interagisce con i circuiti neuronici dell’orologio ipotalamico, che elaborano la luce in modo differente in un sesso rispetto all’altro.

I topi Sst-/- mostravano anche un incremento nel numero di neuroni retino-riceventi nel “core” SCN, che esprime un tipo di recettore per la somatostatina capace di resettare l’orologio molecolare. Infine, i ricercatori hanno rilevato e dimostrato che la mancanza di segnalazione della somatostatina modula la funzione dell’orologio biologico principale, influenzando la codifica fotoperiodica di SCN, gli effetti della rete e la sincronia intercellulare in un modo sesso-specifico.

Considerati complessivamente, i risultati ottenuti in questo studio forniscono nuove conoscenze sui meccanismi di segnalazione peptidica che regolano la funzione dell’orologio biologico centrale e la sua risposta alla luce.

 

L’autrice della nota ringrazia la dottoressa Isabella Floriani per la correzione della bozza e invita alla lettura delle recensioni di argomento connesso che appaiono nella sezione “NOTE E NOTIZIE” del sito (utilizzare il motore interno nella pagina “CERCA”).

 

Diane Richmond

BM&L-06 maggio 2023

www.brainmindlife.org

 

 

 

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